Sorse come modesta cappella campestre intorno al XI – XII secolo: sono di quel periodo la parte inferiore del campanile (poi innalzato) e l'abside romanica (nascosta ora alla vista esterna dai locali della sacrestia e della camera mortuaria del cimitero). Un successivo ampliamento portò la chiesa ad assumere una struttura a tre navate e le consentì di fungere da chiesa parrocchiale. La troviamo citata in un documento del 1329 redatto in occasione di una visita pastorale: viene indicara come chiesa di San Pietro de "Peza" (nome che aveva la località in cui essa è sita), dipendente dalla diocesi di Ivrea. Alcuni frammenti di affreschi romanici emersi sotto le pitture quattrocentesche dell'abside testimoniano come la chiesa, all'altezza del XIII- XIV secolo, dovesse essere già riccamente affrescata. Nuovi dipinti sostituirono nel XV secolo quelli più vetusti: si tratta degli affreschi dell'abside (1432) e di quelli della cappella della Madonna delle Grazie (fine Quattrocento. inizio Cinquecento). Ad essi se ne aggiungevano verosimilmente altri, oggi non più rinvenibili, che dovevano stare nella navata sinistra. L'assetto architettonico attuale della chiesa, vista di fronte, deriva dai lavori eseguiti nel XVIII secolo, quando venne costruito, in mattoni a vista, il pronao a tre fornici sormontato da un elegante frontone, al centro del quale è posto un ovale che ospitava un dipinto ora non più visibile.